Un nuovo disturbo, non ancora inserito nel Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders (il manuale di riferimento per le patologie della psiche), si è fatto strada nel mondo del green, si chiama eco-ansia. Si tratta di un insieme di preoccupazioni generate, soprattutto nei più giovani, dai cambiamenti climatici, che, però, se accolte “positivamente” potrebbero essere utili per metterli in guardia sulla necessità di dover affrontare una problematica importante, che in questo caso afferisce alla sfera della salvaguardia del pianeta. Un esempio significativo di effetto da “ansia ecologica” è la solastalgia, un termine che arriva dalla pratica clinica e psicologica e indica il senso di malessere che invade alcuni individui quando l’ambiente che li circonda (ad esempio luoghi di infanzia come la propria casa) è stato violato o distrutto dagli effetti dannosi dei cambiamenti climatici. Si tratta di un sentimento di assoluta impotenza che annulla ogni energia e alimenta l’idea dell’impossibilità di poter avere un futuro.
Generalmente è la generazione Z a percepire in maniera molto più intensa la pericolosità legata al climate change probabilmente perché in futuro si troverà ad affrontare maggiori trasformazioni climatiche, con relative conseguenze, rispetto alle vecchie generazioni. Non è casuale, dunque, il grande riscontro ottenuto, negli ultimi anni, da figure come quella di Greta Thunberg, e organizzazioni come il Fridays For Future. Di fatto, riconoscere il riscaldamento globale come una minaccia reale significa anche riconoscere un cambiamento nelle dinamiche di potere tra l’uomo e il mondo naturale. Accrescere consapevolezza in merito e assumere atteggiamenti pro-ambientali può aiutare a combattere l’eco-ansia. È, però, di vitale importanza far comprendere soprattutto ai più piccoli che la salvezza del mondo non ricade esclusivamente “sulle loro spalle”. Nessuno può salvare il pianeta da solo, ma piccole e singole azioni quotidiane, unite tra loro, possono contribuire concretamente alla salvaguardia della terra.